Ogni isola delle Azzorre ha il proprio fascino. Ci sono attrazioni da vedere e posti da esplorare. Pico è la seconda isola più grande dell’arcipelago ed è soprannominata “isola grigia” perché è la più vulcanica di tutto l’arcipelago. Paesaggi di ogni tipo di formazione di lava dominano il paesaggio, in contrasto con l’azzurro dell’oceano e il bianco della schiuma delle onde.
È l’isola più meridionale del Gruppo Centrale dell’arcipelago, ed uno dei vertici del cosiddetto “triangolo”; dista appena 6 km dalla sua più immediata vicina Faial. Il suo punto più alto, con ben 2350 metri sopra il livello del mare, è anche il punto più alto di tutto il Portogallo: si tratta della Montanha do Pico.
Il terreno vulcanico di Pico è ricco di nutrienti; questo fatto, unito al microclima caldo e secco e alle colline riparate dai venti grazie alla costruzione di piccoli muri a secco di pietra, hanno fatto sì che le viti del vitigno Verdelho abbiano trovato ottime condizioni per maturare e produrre i tipici vini dell’isola.
Il paesaggio di Pico è un susseguirsi di vigneti, che danno vita ad un vino fresco e leggero, che si abbina alla perfezione alle specialità gastronomiche dell’isola, così come ai piatti a base di pesce e frutti di mare. Anche il famoso vinho de cheiro delle Azzorre, simile al vino fragolino, si produce a Pico. E’ un vino utilizzato dagli abitanti dell’isola soprattutto durante le feste.
Nel 2004, l’UNESCO ha inserito nella lista dei suoi Patrimoni dell’Umanità il Paesaggio della Coltivazione della Vigna dell’isola di Pico, motivando l’ingresso come risultato di pratiche di coltivazione antiche mescolate all’unicità del paesaggio naturale.
Pico ha molto da offrire. Non limitatevi a conoscerla superficialmente, ma addentratevi in ogni direzione, dal mare alla montagna, per scoprire quanto è grande la ricchezza di questa isola. Si possono visitare i siti di maggior interesse noleggiando un’auto oppure spostandosi con taxi, minibus privati o bus pubblici. Se non volete prendere un’auto consigliamo i secondi, un giusto mix fra prezzi contenuti ed efficienza del servizio.
Principale città e porto peschereccio di Pico è Madalena, dove arrivano le navi provenienti dalle altre isole. In questo tratto di mare è possibile vedere gli isolotti di Em Pé e Deitado. Da non perdere la visita ad Arcos do Cachorro, un gruppo di formazioni rocciose di origine vulcanica composte da nicchie e tubi lavici che nell’insieme creano un agglomerato di sculture di solidificato lavico.
Pico dispone di un paio di musei davvero interessanti:
Non si tratta di un semplice villaggio, ma di un concetto, una filosofia di vita. Si tratta di un villaggio con costruzioni in pietra, con case costruite con a mano, con fatica e con il lavoro di gruppo. Il villaggio è ancora oggi in costruzione e gli abitanti saranno lieti di accogliervi e illustrarvi questo progetto non convenzionale. Ne rimarrete senz’altro affascinati!
Pico, come tutte le Azzorre, si caratterizza per i suoi fenomeni di vulcanesimo. Intorno alla capitale Madalena si sviluppa un complesso di vulcani, di cui fa parte anche il Monte Pico.
Non potrete perdervi la vista di questo imponente vulcano. In vetta al monte, vi è anche una vasta area dove si susseguono fenomeni di vulcanesimo secondario. Qualsiasi sia il modo in cui esplorerete questa zona, non dimenticatevi di assistere a questi fenomeni naturali.
Si tratta di una grotta di lava, una formazione geologica di origine vulcanica formata dal flusso e dal raffreddamento dei fiumi di magma sotterranei. Questa formazione si trova al di fuori del villaggio di Criação Velha, nel comune di Madalena, a nord dell’isola di Pico.
Ha un’altezza compresa tra 1,1 e 15 metri e si trova ad un’altitudine di 300 metri. Con una lunghezza stimata di oltre 5,2 chilometri, è la grotta di lava più lunga delle Azzorre. L’accesso alla grotta è gestito dall’associazione alpinistica “Os Montanheiros“.
E’ la zona più anticamente abitata dell’isola, il cui capoluogo è l’omonima cittadina di Lajes. Visitate i sei villaggi tradizionali che la compongono: São João, Lajes, Ribeiras Calheta do Nesquim, Piedade e Ribeirinha.
E’ una zona che sembra essere rimasta un po’ nel passato; le attività economiche, oltre al turismo, girano intorno all’allevamento di bestiame e alla produzione di latticini. Il villaggio di Lajes do Pico ha una forte tradizione di pesca, in particolare del tonno, e da molti anni è il centro della caccia alle balene.
Questo parco occupa una superficie di 15 ettari. Il terreno è formato da colate di basalto, risultanti dall’eruzione del 1562. E’ coperto da vegetazione autoctona come erica azorica, faggio, specie invasive, Pittosporo ondulato e pino.
I diversi fiumi del Parque forestal Prainha do Norte, affiancati da piante ornamentali, fanno venir voglia di passeggiare nei numerosi angoli della riserva anche ai più sedentari. In alternativa, sarà possibile godersi il magnifico paesaggio oppure utilizzare le strutture ricreative messe a disposizione dei visitatori, come ad esempio area pic-nic, parco giochi, centro sportivo e un vasto prato.
Pico non è senz’altro l’isola più adatta se si è in cerca di distese di sabbia dove potersi rilassarsi al sole. Qui infatti non ci sono vere e proprie spiagge, ma piccole strisce di sabbia o pietra che si affacciano sul mare, dove le acque sono più calme.
Le principali zone di balneazione si trovano in corrispondenza delle tre località dell’isola: Lajes do Pico, Madalena e Sao Roque do Pico.
Il più delle volte poi non si tratta di punti con accesso diretto sul mare. Infatti, grazie alla conformazione irregolare del territorio, si sono formate delle piscine naturali, molto adatte per la balneazione dei bambini, che costituiscono concretamente le zone dove poter fare il bagno sull’isola.
Durante il vostro soggiorno sull’isola di Pico potrete scegliere tra una vasta gamma di attività in base alla vostra posizione e ai vostri programmi. Potrete muovervi indipendentemente sull’isola oppure affidarvi alle valide agenzie locali, i cui itinerari possono essere consultati via web ancora prima del vostro viaggio.
L’isola di Pico nasconde posti speciali, che possono essere scoperti a piedi, seguendo alcuni dei sentieri più antichi dell’isola. Vi sono alcuni percorsi che si arrampicano fino alle vette dove la visuale è bellissima.
Dedicate le vostre passeggiate nell’entroterra alla ricerca di villaggi tradizionali. Tutti i sentieri sono ben marcati e mappati, per dare ai turisti la possibilità di avventurarsi tranquillamente da soli. Vi sono poi delle gite guidate, che prevedono cammini esplorativi intorno a tutta la costa.
Come tutte le Azzorre, anche Pico offre diverse opportunità in fatto di avvistamento di cetacei ed esperienze a contatto con le meravigliose creature che popolano le sue acque. Si può scegliere di prendere parte a gite in barca nel tentativo di avvistare balene, orche e delfini, fino ad esperienze estreme come il nuoto con gli squali.
Per gli appassionati di immersioni di ogni livello, in loco vi sono molte scuole e diving center che vi porteranno presso i punti di interesse a livello di fauna e flora marina.
Dal terreno lavico e dalla pietra nera tipica di Pico, crescono dei proficui vigneti. Partecipare ad un tour in una delle aziende agricole vi darà il modo di conoscere al meglio il prodotto di questa isola.
Il tour spiega la storia della viticoltura sull’isola, i particolari sapori e odori del vino, oltre al segreto delle tecniche di produzione. Nelle varie agenzie locali è possibile trovare tour di mezza giornata o di un intero giorno.
Sull’isola di Pico vi è una grande devozione per Nossa Senhora de Lourdes, la Nostra Signora di Lourdes, patrona dei balenieri. La festa dura una settimana intera e inizia l’ultima domenica di Agosto. Questa settimana è conosciuta come settimana dei balenieri ed è un importante evento socio-culturale dell’isola di Pico, che celebra così le antiche tradizioni.
Sao Roque e Madalena sono due dei centri principali che permettono di alternare un soggiorno di mare ad un soggiorno esplorativo. I trasporti qui sono sicuramente più sviluppati, così come la possibilità di partecipare a tour organizzati. Le due località distano 20 minuti l’una dall’altra e dai loro porti partono traghetti frequenti per le isole di Sao Jorge e Faial.
Sao Roque si adatta anche al soggiorno delle famiglie in quanto vi è una spiaggia molto adatta ai bambini.
Se si sceglie di noleggiare un’auto, si può scegliere anche di spostarsi da questa zona, soggiornando ad esempio a Lajes, una cittadina molto divertente, giovanile ed economica. Si può scegliere di soggiornare in uno chalet o in una casa di campagna, per rendere il soggiorno davvero particolare e a contatto con la tradizione dell’isola.
Ci sono fondamentalmente 2 modi per raggiungere Pico: via mare o in aereo. I traghetti Atlantico Line offrono diversi collegamenti quotidiani con le altre isole dell’arcipelago, in particolare vicine Faial e São Jorge. Vale la pena controllare orari e percorsi il mese prima, in quanto i programmi cambiano tutto l’anno e le navi sono più frequenti nei mesi estivi.
L’altra opzione è arrivare in aereo. Le sole linee aeree che volano a Pico sono SATA Air Acores e Azores Airlines. La prima collega l’isola con Ponta Delgada e Terceira, mentre la seconda offre voli da e per Lisbona. Per raggiungere Pico dall’Italia occorrerà quindi scegliere una soluzione con scalo.
La scelta migliore per girare Pico è senza dubbio quella di noleggiare un’auto o uno scooter. In questo modo riuscirete a visitare anche gli angoli più nascosti e meno turistici dell’isola in totale libertà, senza dover sempre guardare l’orologio per sincronizzarvi con i mezzi pubblici, che tra l’altro sono pochi e incostanti.
Oltre alle maggiori compagnie di noleggio auto, a Pico hanno sede diverse realtà locali come Autatlantis, Ilha Verde e Eurocor, che spesso propongono offerte interessanti. Per non rischiare di arrivare sull’isola e di non trovare un’auto disponibile, è consigliato prenotare anticipatamente su internet direttamente dall’Italia.
Sull’isola vi è anche un servizio di autobus, ma di solito non soddisfa i bisogni dei turisti, in quanto in certi luoghi non esistono fermate. Da non escludere, se ci si vuole spostare per piccoli tratti e non frequentemente, l’uso dei taxi.